Art Déco
ART DECO
L'Art Déco deriva il suo nome dall'Esposizione Internazionale tenutasi a Parigi nel 1925, il cui nome formale era Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes; essa presentava gli oggetti di lusso nella moda parigina, e riassicurava il mondo che Parigi continuava a rimanere il centro internazionale per lo stile anche dopo la prima guerra mondiale. L'Art Déco non era però nata con l'Esposizione; era già uno degli stili principali in Europa dall'inizio degli anni '20, anche se non ebbe successo negli Stati Uniti fino intorno al 1928, a partire dalla quale data si tramutò rapidamente nello Streamline Moderne durante anni '30, la decade associata maggiormente all'Art Déco americana.
Parigi rimase il centro maggiore per il design Art Déco, con la mobilia di Jacques Emile Ruhlmann, il miglior designer di arredamento in stile Art Déco e forse l'ultimo ebanista parigino tradizionale, e di Jean Jaques Rateau, con l'azienda di Süe et Mare, i pannelli di Eileen Gray, il ferro battuto di Edgar Brandt, gli oggetti in metallo e le lacche di Jean Dunand, i lavori in vetro di René Lalique e Maurice Marinot, con gli orologi e la gioielleria di Cartier.
Anche se il termine Art Déco venne coniato durante l'Esposizione del 1925, non ebbe un ampio uso fino a che non fu rivalutato negli anni '60. I suoi fautori non formavano però una comunità uniforme. È uno stile eclettico, influenzato da una molteplicità di fonti, tra cui si possono citare:
Le prime opere della Wiener Werkstätte, per il design industriale funzionale
Le "arti primitive" come quella africana, egiziana o azteca
La scultura e i vasi dell'Antica Grecia, del periodo arcaico, meno naturalistico
Gli scenari e i costumi di Léon Bakst per i Balletti Russi di Diaghilev
Le forme frazionarie, cristalline e sfaccettate del cubismo e del futurismo
Le gamme di colori del Fauvismo
Le forme severe del Neoclassicismo: Boullée, Schinkel
Tutto ciò che riguarda il jazz, o l'era Jazz
Motivi e forme di animali, il fogliame tropicale, le ziggurat, i cristalli, i motivi solari e i getti d'acqua
Forme femminili "moderne", agili e atletiche
Tecnologia da "macchina del tempo" come la radio e i grattacieli.
Il municipio di Asheville, North Carolina 1926–1928 è un classico dello stile Art Déco americano. Oltre a queste influenze, l'Art Déco è caratterizzata dall'uso di materiali come l'alluminio, l'acciaio inox, lacca, legno intarsiato, pelle di squalo o di zebra. L'uso massiccio di forme a zigzag o a scacchi, e curve vaste (diverse da quelle sinuose dell'Art Nouveau) motivi a 'V' e a raggi solari. Alcuni di questi motivi erano usati per opere molto diverse fra loro, come i motivi a forma di raggi solari: furono utilizzati per delle scarpe da donna, griglie per termosifoni, l'auditorium del Radio City Music Hall e la guglia del Chrysler Building. L'Art Déco fu uno stile opulento, probabilmente in reazione all'austerità forzata dagli anni della prima guerra mondiale. L'Art Déco fu uno stile molto popolare per gli interni dei cinema e dei transatlantici come l'Ile de France e il Normandie.
Un movimento parallelo che la seguiva da vicino, lo "Streamline" o "Streamline Moderne" fu influenzato dalle tecniche manifatturiere e di aerodinamicità che nacquero dalla scienza e dalla produzione di massa di oggetti come i proiettili o le navi di linea, dove l'aerodinamicità era coinvolta. Dopo che il design dell'Air-Flo Chrysler del 1933 ebbe successo, le forme "streamlined" iniziarono ad essere usate anche per oggetti come frigoriferi o temperini. In architettura, questo stile fu caratterizzato da angoli arrotondati, soprattutto per edifici agli angoli delle strade.
Alcuni storici considerano l'Art Déco come una forma primitiva del Modernismo o del Movimento Moderno in architettura. Di fatto, il Razionalismo Italiano utilizzò alcuni elementi di questa espressione artistica frammisti a strutture razionali, soprattutto nelle città di fondazione in epoca fascista in Italia e soprattutto nelle colonie (Dodecaneso, Libia, Eritrea, Etiopia) dove riagganci alla tradizione locale ed un certo gusto dell'esotico ne furono il filo conduttore. Come esempi più significativi potremmo citare diversi palazzi di Rodi, che ne portano i segni più evidenti, mentre in città di nuova fondazione ma essenzialmente razionaliste, come Portolago, nell'isola Greca di Leros, o Sabaudia in Italia se ne leggono solo accenni in alcuni edifici.
L'Art Déco aveva però lentamente campo in Occidente dopo aver raggiunto la produzione di massa, nell'ambito della quale iniziò a essere derisa perché si riteneva che fosse pacchiana e che presentasse un'immagine falsa del lusso. Alla fine questo stile fu stroncato dall'austerità della seconda guerra mondiale. In Stati coloniali, come l'India, divenne il punto di partenza del Modernismo e continuò ad essere usato fino agli anni '60. Vi fu un nuovo interesse per l'Art Déco negli anni '80, grazie al design grafico di quel periodo, dove la sua associazione ai film noir ed alla moda degli anni '30 portò al suo uso nella pubblicità per la moda e la gioielleria.
Artisti e designer Art Déco:
Oggetti in metallo ideati dal designer Maurice Ascalon Supper (1902), di Leon BakstMaurice Ascalon (1913-2003)
Adolphe Mouron Cassandre
Jean Dunand
Jean Dupas
Erté (Romain de Tirtoff) (1892-1990)
Vadim Meller
Alexandra Exter
Eileen Gray
Georg Jensen
René Lalique
Jules Leleu
Tamara de Lempicka
Paul Manship
Émile-Jacques Ruhlmann
Sue et Mar
Walter Dorwin Teague
Carl Paul Jennewein
Architetti Art Déco:
Ernest Cormier
Raymond Hood
Le Corbusier (Charles Edouard Jeanneret-Gris)
William van Alen
Wirt C. Rowland
Joseph Sunlight
Pablo Antonio
Ralph Walker
Ely Jacques Kahn
Alcune realizzazioni Art Déco:
Il palazzo della Corte Suprema a Ottawa, Canada
L'Argyle Hotel a Los Angeles, California
Il Bullock's Wilshire Building a Los Angeles, California (ora sede della Southwestern University School of Law)
Empire State Building