Surrealismo
SURREALISMO
Il surrealismo è un movimento intellettuale, che ha coinvolto arti visive, letteratura e cinema, nato negli anni Venti a Parigi. La caratteristica comune a tutte manifestazioni surrealiste è la critica radicale alla razionalità cosciente, e la liberazione delle potenzialità immaginative dell'inconscio per il raggiungimento di uno stato conoscitivo "oltre" la realtà (surrealtà). Il Surrealismo è certamente la più 'onirica' delle manifestazioni artistiche, proprio perché dà accesso a ciò che sta oltre il visibile.
La fede surrealista si manifestò spesso come ribellione alle convenzioni culturali e sociali, concepita come una trasformazione totale della vita, attraverso la libertà di costumi, la poesia e l'amore. Spesso, molti esponenti del surrealismo sposarono la causa del comunismo e dell'anarchismo, per contribuire attivamente il cambiamento politico e sociale che avrebbe poi portato ad una partecipazione più generale al surreale.
Il movimento ebbe come principale teorico il poeta André Breton, che canalizzò la vitalità distruttiva del dadaismo.
Nel primo Manifesto surrealista del 1924, definì così il surrealismo:
"Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale".
La critica si divide su dove collocare il punto finale del movimento surrealista: sicuramente, la fine della Seconda guerra mondiale (1945), e la morte di Breton (1966) hanno segnato dei punti di svolta importanti nella storia del surrealismo, che però continua ancora oggi ad essere una realtà artistica vitale.
Il movimento surrealista è di gran lunga il più longevo fra le avanguardie storiche, e la sua diffusione capillare in tutto il mondo ha reso la sua storia molto variegata rispetto a movimenti circoscritti nel tempo e nello spazio come il "Dadaismo" o il "Futurismo". L'attività del primo gruppo surrealista parigino, gravitante intorno ad André Breton, vide la partecipazione di un grande numero di scrittori e artisti di diverse orientazioni, spesso in conflitto tra loro e con la guida spirituale del movimento. Tra gli artisti di arti visive più riconosciuti spaziamo tra Marc Chagall col suo mondo di bambino sognatore, al sogno infantile di Juan Mirò nel suo allucinato mondo parallelo popolato di forme geometriche colorate sospese che ricerca l'interiorità delle cose con crescente astrazione. Max Ernst l'illogica scava nel profondo dell'animo umano, De Chirico svincola la realtà dal tempo e dallo spazio. Il sogno, inesauribile serbatoio di ispirazione, ha esercitato ed esercita un fascino irresistibile sull'immaginario degli artisti, veicolo di introspezione psicologica e di autoanalisi crea un canale il cui flusso rappresenta la nostra più profonda interiorità.
Protagonisti del primo gruppo surrealista:
Jean Arp, Luis Buñuel, Salvador Dalì, Max Ernst, Alberto Giacometti, René Magritte, Roberto Matta, André Masson, Juan Mirò, Man Ray, Yves Tanguy.